I giochi popolari nel calcio - Seconda parte
Sommario | Obiettivi Secondari |
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Cosa sono i giochi popolari? Come possiamo utilizzarli nel settore giovanile? Vediamo una proposta di allenamento! |
Gioco libero, Giochi a confronto, Giochi a staffetta, Giochi per la scuola calcio |
Nell'articolo precedente abbiamo visto cosa sono i giochi popolari e come applicare i giochi popolari nel calcio. In questa seconda parte vedremo come applicarli nel settore giovanile con una proposta di allenamento basata proprio su queste attività ludiche!
Ecco di cosa parleremo in questa seconda parte dedicata ai giochi popolari:
- Perché i giochi popolari possono avere una valenza maggiore nel settore giovanile?
- Una proposta di allenamento con i giochi popolari nel calcio
- Conclusioni
Ti sei perso la prima parte? Recuperala QUI!
PERCHÉ I GIOCHI POPOLARI POSSONO AVERE UNA VALENZA MAGGIORE NEL SETTORE GIOVANILE?
I giochi popolari ono situazioni che permettono di ampliare quello che è il bagaglio esperienziale del bambino/adolescente uscendo dai canoni standard di allenamento, permettono di migliorare la propria indipendenza ed autogestione senza supporti particolari.
Inoltre, a livello di organizzazione della seduta, consentono al mister di poter fare più volume di lavoro senza dover dirigere i ragazzi e di poter “costruire” la seduta sul campo laddove, come molto spesso accade, non ci sia il tempo materiale per farlo.
La mia proposta è quella di inserirli in un pre-allenamento: un paio di giocatori a turno dovranno gestire l’organizzazione del gioco scelto tra una lista di attività proposte dal Mister. La “lista delle proposte” sarà più scarna e con giochi più accessibili per le categorie più precoci, mentre sarà più complessa nelle fasce più grandi.
A bambini di 6 anni possiamo dare uno schema scritto con 2 proposte semplici da ripetere per un mese, a bambini di 8 anni ne possiamo fornire 3-4 con lo stesso principio. Parliamo di un’attività a scelta della durata di 15-20 minuti in cui l’obiettivo primario non sarà la vittoria di qualcuno, ma l’indipendenza e autogestione nell’organizzare il tutto.
Le prime volte l’educatore sarà li ad aiutare i giocatori, per “staccarsi” progressivamente nelle successive sedute in cui i ragazzi saranno soli, magari sotto supervisione a distanza. I ragazzi dovranno verificare gli spazi dove farli, il materiale di cui necessitano e organizzare l’attività in funzione dei compagni che arrivano al campo. È una metodica che si può applicare a tutti i livelli e categorie, l’importante è che si rispetti una progressione e ci si armi di pazienza nei casi più difficili.
I risultati sono sorprendenti, bisogna avere fiducia!.
UNA PROPOSTA DI ALLENAMENTO CON I GIOCHI POPOLARI NEL CALCIO
La filosofia è quella di collegare la parte di pre-allenamento (gioco popolare) ad una parte motoria di 20’ da svolgere durante l’allenamento divisa in 2 proposte:
- nella prima si vuole creare un’attività che sta in mezzo tra il gioco popolare scelto ed il calcio
- nella seconda l’idea è quella di trovare un esercizio più specifico che richiami i concetti del gioco popolare.
In particolare oggi vorrei introdurre il gioco della “Campana”.
Chi di noi non ha mai sentito parlare di questo gioco?
Qualche curiosità: le sue origini sono molto antiche, risalenti agli Antichi Romani, i quali lo utilizzavano come prova di forza e destrezza. Il suo nome antico è “Clàudus”, ovvero dello zoppo (riferimento esplicito alla regola del saltello con un piede solo).
Come si gioca al gioco della campana? Per costruire il gioco basta una semplice pietra con cui incidere il terreno o un gesso se abbiamo a disposizione una superficie liscia. Il disegno può cambiare e si arriva ad un massimo di 10 caselle. Il giocatore deve lanciare il proprio sassolino (o quello che si sceglie) nella casella prestabilita per poi saltellare su un solo piede di casella in casella lungo tutto il percorso, ma senza mai entrare nel riquadro in cui è presente il sassolino. Laddove c’è la doppia casella si saltella con 2 piedi ed il sassolino va recuperato senza perdere l’equilibrio. Vince chi completa per primo tutte le caselle.
COME SI ASSOCIA IL GIOCO DELLA CAMPANA AL CALCIO?
Quali possono essere le 2 attività della parte motoria che dal gioco popolare scelto ci portino al calcio?
Un esempio di proposta motoria post-gioco della campana
Esistono moltissime possibilità, dipende molto dalla creatività dell’educatore.
In questo caso ho deciso di proseguire col gioco della campana ma utilizzando dei cerchi disposti ad “esse”. Ogni giocatore farà un’andata ed un ritorno. Ovviamente rimane la regola di evitare il cerchio in cui è presente il sassolino lanciato precedentemente.
Le varianti sono molteplici (ecco alcuni esempi):
- Solo piede destro
- Solo piede sinistro
- 2 balzelli col sinistro, 2 balzelli col destro e cosi via
- Solo piedi pari
- Balzelli “apro/chiudo le gambe” su ogni cerchio
Si può inserire la palla in mano, diversi rimbalzi a terra nel cerchio o fuori, lavori coordinativi con le braccia o psicocinetica alla fine del circuito.
Esempio di serie: ipotizziamo 3’ ad esercizio, totale con le pause circa 10’.
COME ASSOCIARE UNA SITUAZIONE CALCISTICA AL GIOCO DELLA CAMPANA
Come possiamo agganciarci ad una situazione calcistica che richiami il gioco della campana?
In questo caso, nella la seconda parte motoria, ho optato per l’utilizzo della speedladder con cui poter sviluppare sia lavori coordinativi con fasi di volo (salti, balzelli, ecc.) sia lavori preatletici (skip, calciata, impulso, passo stacco, ecc.). In un circuito molto semplice come quello in foto posso creare qualsiasi esercizio tecnico sia prima sia dopo la scaletta.
Due percorsi di speed ladder
Ecco alcune proposte con la speed ladder:
- Conduzione palla a navetta 5+5 metri, speedladder in skip alto 1 tocco e sprint finale
- Palleggio 5 metri, trasmissione palla in fila, speedladder in skip laterale e sprint finale
- Palleggio da basket 5 metri, rimessa laterale in fila, speedladder balzo a piedi pari e sprint finale
- Il primo parte senza palla per 5 metri, chi è in fila gli lancia la palla per un controllo orientato e restituzione, speedladder balzelli “apro-chiudo” sui quadranti e sprint finale
- Lavoro tecnico in coppia: il primo fa 4 passaggi in fila alternando destro e sinistro, speedladder a 3 tocchi per quadrante (cambio piede ogni volta per scavalcare il piolo) e sprint finale.
Oppure una proposta utilizzando anche il bosu!
Bosu e speed ladder
Se si dispone di piani instabili (ma non troppo) si può creare qualche altra variante:
- Coppie, 4 colpi al volo interno piede, speedladder 1 tocco, sprint
- Coppie, 4 colpi al volo collo piede, speedladder 2 tocchi destro avanti, sprint
- Coppie 4 colpi testa in equilibrio su piede destro, speedladder 2 tocchi sinistro avanti, sprint
- Coppie 4 colpi testa in equilibrio su un piede sinistro, speedladder 2 tocchi sinistro avanti, sprint
- Coppie 4 colpi coscia alternata, speedladder 3 tocchi, sprint finale.
In entrambi i casi si può fare un lavoro tecnico nella speedladder, si può inserire psicocinetica o un lavoro coordinativo alla fine del circuito, qualche dinamica di altri sport, schemi motori di base, ecc.
Esempio di serie: ipotizzando 3’ ad esercizio, totale con le pause circa 10’.
Abbiamo visto quindi come si può creare una logica ed una sinergia tra vari lavori anche diversi fra loro. Ribadisco che queste sono proposte e pertanto possono essere modificate a piacimento in funzione delle proprie idee e del proprio gruppo. Il consiglio è sempre quello di non fossilizzarsi su esercizi prestampati ma di essere aperti al confronto ed a nuove situazioni che possono far crescere noi educatori ed indirettamente i nostri giocatori.
Nei prossimi articoli oltre a proporre nuovi giochi popolari e nuove idee su quanto detto, cercherò di snocciolare nuovi aspetti calcistici che possono ricollegarsi a loro.
Stay tuned!