Il tono della voce
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In questo articolo parleremo di come una corretta modulazione del tono della voce possa dimostrarsi un ottimo strumento di comunicazione e di gestione del gruppo |
Al di là dell’evidente sforzo fisico e dispendio inutile di energie in molte circostanze, il parlare sempre forte fin quasi a gridare presenta diversi svantaggi. Urlare sempre fa male: fa male a noi, ci innervosisce e stanca (anche se non ne ce ne rendiamo conto), innervosisce i giocatori, trasmette quella sensazione di rimprovero tanto abituale per i giovani che vengono ripresi, attraverso l’innalzamento appunto del tono della voce, in diversi contesti: a scuola, a casa, in campo.
In virtù di quanto appena detto, paradossalmente risulta più efficace zittirsi improvvisamente quando vogliamo richiamare all’ordine il gruppo che sta facendo confusione (quante volte ci capita coi bambini?!). Questo proprio perché i bambini/ragazzi non sono usi a sentire l’educatore in silenzio, quindi, si straniscono, colgono, guardandoci, il nostro disappunto del momento e cominciano, ad uno ad uno, a fermarsi e richiamarsi l’un l’altro a effetto domino, per intendersi. Vi invito a provare tale strategia che, per risultare efficace, deve essere applicata con estrema coerenza e fermezza nell’atteggiamento.





























































































































































